ANTONIO PICCOLO | |||||||||
Attaccante | |||||||||
Nato a Napoli il 7 aprile 1988 | |||||||||
Esordio in A: - | |||||||||
2002-03 | SALERNITANA | B | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
2003-04 | SALERNITANA | B | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
2004-05 | SALERNITANA | B | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
2005-06 | PIACENZA | B | 4 | 0 | |||||
(legenda) | |||||||||
Il Lodo Petrucci ha svincolato ottantatré giocatori tra Perugia, Salernitana e Torino. Il fatto che circa una quindicina di loro in 48 ore abbiano già firmato per le rispettive nuove squadre significa che in qualche modo il futuro di alcuni di questi ragazzi era già tracciato da un po’. Senza appellarsi a moralismi inutili su eventuali azioni di sciacallaggio, è più facile dire che la spietata legge del mercato porta a certe situazioni. Magari ruvide, ma inevitabili. E’ chiaro che fino a questo punto, e per i giorni che verranno, saranno le prime firme tra i disoccupati a trovare squadra e a firmare nuovi contratti. Ma ci sono anche vicende particolari da raccontare. E quella di Antonio Piccolo, 17 anni, attaccante della Salernitana, è sicuramente una storia da raccontare. I suoi procuratori sono gli avvocati Fulvio Marrucco e Filippo Fusco: non è molto che la famiglia di Antonio Piccolo ha deciso di affidarsi ai due agenti partenopei. L’avvocato Marrucco, con al fianco Filippo Fusco in tante altre vicende professionali, ha gestito un campione come Gianfranco Zola e il fatto che nell’anno del ritiro del giocatore del Cagliari sia arrivato il sì di questo talento assoluto del calcio giovanile campano e nazionale, in qualche modo può far pensare ad un’ideale passaggio di consegne. Piccolo non è Zola, Piccolo semmai può ricordare Cassano in... piccolo. Le caratteristiche sono più quelle, dove potrà arrivare lo potrà dire solo il tempo. E il ragazzo, con il tempo che passa, dovrà imparare a gestirsi e a crescere. Fatto sta che quando la vecchia Salernitana ha chiuso i battenti attorno all’attaccante del club campano si è scatenata l’attenzione di tante società. Un’attenzione che ha lasciato il segno perché quando ti chiama il Lecce (ed è successo) te lo aspetti, quando ti chiama il Piacenza (ed è successo) non ti meravigli. Quando ti chiamano Inter e Milan (ed è successo) comincia a pensare che evidentemente il ragazzino lo hanno mandato a vedere anche le grandi. Ma quando chiamano Real Madrid e Psv Eindhoven allora cominci a chiederti se è tutto vero. E ti accorgi che è tutto vero, perché quelle sei telefonate nello spazio di una giornata di lavoro Antonio Piccolo se le è meritate per le sue doti, per quello che fa intravedere con la palla tra i piedi. C’è tanto tempo davanti ad Antonio Piccolo e, da parte dei manager, l’intenzione di non dare una sberla alla Salernitana. C’è un’altra Salernitana che sta rinascendo: di Piccolo se ne parlerà anche con loro. |
(Fabio Massimo Splendore - Corriere dello Sport-Stadio - 12 agosto 2005)